Botanicals per il benessere delle vie urinarie: non solo cranberry!
Le vie urinarie sono costituite da organi (reni e vescica) e condotti (ureteri ed uretra) la cui funzione è di produrre ed eliminare urina. La loro salute è molto condizionata dai nostri stili di vita: oltre a una corretta igiene intima, l’assunzione abbondante di liquidi (1,5-2 l di acqua al giorno) favorisce lo svuotamento vescicale e previene il ristagno di batteri, mentre una dieta ricca in alcune verdure (cavoli, bietole e spinaci) e frutti (kiwi, agrumi e frutti di bosco), che acidificano l’urina, rende più difficile la loro proliferazione. Nonostante ciò, le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano un disturbo estremamente comune, soprattutto nelle donne, che, per ragioni anatomiche, risultano più esposte. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, circa il 40-50% delle donne ne soffre almeno una volta nella vita (in un rapporto di 4:1 con gli uomini), e per una su cinque il problema diventa ricorrente.
Esistono tuttavia alcuni botanicals che possono contribuire al benessere delle vie urinarie; in questo articolo impareremo a conoscerne alcuni, con un focus particolare su una pianta mediterranea, il Cistus.
Sintomi e cause delle infezioni urinarie
Le IVU rappresentano una delle principali cause di consultazione medica e di prescrizione di antibiotici; consistono in un'infiammazione dell'apparato urinario causata principalmente da microrganismi, in particolare batteri come Escherichia coli, in grado di risalire il tratto urinario. Le IVU si dividono in "non complicate" (quando colpiscono persone sane) e "complicate" (in presenza di altri fattori di rischio, come diabete o gravidanza) e possono interessare le basse vie urinarie (uretra e vescica, causando uretrite e cistite) o le alte vie (ureteri e reni, pielonefrite).
I sintomi delle IVU variano a seconda della localizzazione e della gravità dell'infezione. Nelle infezioni delle basse vie urinarie, i sintomi più comuni sono:
- Difficoltà e dolore nell'urinare
- Frequente stimolo ad urinare
- Presenza di sangue nelle urine
- Dolore al basso addome
Quando l'infezione si estende alle alte vie urinarie, possono comparire sintomi più seri, come dolori al fianco o lombari, febbre e brividi.
Il ruolo dei botanicals
Le IVU sono una condizione che richiede sempre un consulto medico, unica figura professionale in grado di valutare la necessità di un antibiotico; esistono tuttavia botanicals che vengono prescritti insieme agli antibiotici o, dopo la fase acuta, per coadiuvare la prevenzione delle recidive, grazie alle loro proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antimicrobiche.
Il mirtillo rosso o cranberry (Vaccinium vitis-idaea L.), una pianta originaria delle zone subartiche, è di gran lunga la pianta più nota per il benessere delle vie urinarie, grazie all’azione delle sue proantocianidine (PAC), in grado di impedire ai batteri di aderire alle pareti della vescica. Esistono però anche altre piante diffuse nel bacino del Mediterraneo che possono svolgere un effetto benefico sull’apparato urinario. Il melograno (Punica granatum L.) contiene composti fenolici e tannini antiossidanti, con azione antibatterica ed antiadesiva. L'uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng.) invece è nota per la sua azione antimicrobica diretta, utile per le infezioni delle basse vie urinarie. L'equiseto (Equisetum arvense L.), la gramigna (Cynodon dactylon (L.) Pers.), e la pilosella (Hieracium pilosella L.) sono piante erbacee perenni note da secoli per il loro effetto diuretico, che aiuta a eliminare i batteri dalle vie urinarie. Infine, le piante della famiglia delle Malvaceae sono apprezzate per la loro azione emolliente e lenitiva, in grado di calmare gli stati infiammatori.
Il Cistus x incanus L.: un alleato naturale con nuove prospettive
Tra le piante utili per il benessere delle vie urinarie, una pianta tipicamente mediterranea, il Cistus x incanus L., guadagna sempre più attenzione. Questo ibrido naturale tra Cistus albidus L. e Cistus crispus L. è da tempo conosciuto per le sue proprietà benefiche nel trattamento dei disturbi delle vie respiratorie e dell'apparato gastrointestinale; in particolare, studi in vitro hanno dimostrato che il Cistus x incanus L. è in grado di contrastare l'Helicobacter pylori, responsabile di alcuni tipi di gastriti.
In alcuni Paesi del bacino del Mediterraneo è noto anche il suo uso nei disordini delle vie urinarie. Le sue proprietà antinfiammatorie e antiadesive risiederebbero in un fitocomplesso straordinariamente ricco di polifenoli, come acidi fenolici, flavonoidi e tannini, alcuni dei quali (flavonoli) si mantengono stabili anche dopo il processo di digestione simulata.
Un nuovo studio: la scienza a conferma dell’uso tradizionale
Uno studio scientifico condotto in vitro, “Cistus x incanus L. extract as a complex polyphenolic blend with retained anti-adhesive and anti-inflammatory properties in a model of E. coli-induced UTI following simulated digestion”, ha esplorato proprio questa possibilità.
Gli scienziati hanno utilizzato un modello cellulare di infezione, costituito da cellule epiteliali di vescica umana (linea T24) infettate con un ceppo particolarmente aggressivo di E. coli. L'obiettivo era capire se un estratto idroalcolico di Cistus x incanus L. fosse in grado di contrastare l’adesione del batterio alle cellule epiteliali della vescica, similmente a ciò che era stato osservato nel caso della mucosa gastrica infettata da H. pylori.
I risultati sono stati incoraggianti: l'estratto ha mostrato una duplice azione, anti-infiammatoria (riducendo il rilascio di citochine infiammatorie, come IL-6) e anti-adesiva, impedendo cioè ai batteri di aderire alla parete vescicale, un meccanismo cruciale per prevenire l'infezione.
Questo studio rappresenta una solida base per future ricerche in vivo che possano rafforzare il potenziale di questo estratto vegetale per il benessere del tratto urinario, a conferma dell’uso tradizionale.
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